Trasparenza
Il Piano generale di sviluppo 2010/2015
Il Piano Generale di Sviluppo rappresenta l'intelaiatura quinquennale entro la quale sono incardinati e sviluppati i programmi del mandato amministrativo. Tale documento ha, infatti, la funzione di raccordare i diversi livelli di programmazione in una cornice unica, all'interno della quale vengono illustrati gli obiettivi strategici e le azioni, il tutto con un'attenzione particolare agli impegni enunciati nelle Linee Programmatiche di Mandato, presentate dal Sindaco al Consiglio Comunale in data 11 ottobre 2010. Tale strumento rende inoltre possibile, attraverso la definizione della struttura delle responsabilità, il controllo politico sulle modalità di realizzazione degli obiettivi stessi.
Il Piano Generale di Sviluppo completa, insieme alle Linee Programmatiche, la programmazione di Mandato: il P.G.S. si differenzia dalle Linee programmatiche in quanto per la sua redazione è stato necessario mettere a confronto queste ultime con le reali possibilità operative dell'ente (analisi di fattibilità), prevedendo l'inserimento in esso degli interventi che possono essere realizzati sulla base delle politiche di bilancio e delle risorse finanziarie, umane e strumentali che si ritengono realisticamente disponibili alla data odierna dopo aver selezionato le varie alternative. Esso esprime, per la durata del mandato in corso, le linee d'azione concrete di lungo periodo dell'ente nell'organizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie acquisibili e negli investimenti e nelle opere pubbliche da realizzare. In tal senso, con il Piano Generale di Sviluppo viene fornita al Consiglio Comunale una prima proiezione degli andamenti economico-finanziari e patrimoniali inerenti il mandato amministrativo in corso.
Con tale strumento vengono esplicitati gli indirizzi di governo del Sindaco, traducendoli nelle strategie che caratterizzano il mandato amministrativo.
Il Piano Generale di Sviluppo, quindi, raccorda la pianificazione strategica alla programmazione gestionale; si collega ai programmi e ai progetti della Relazione
previsionale e programmatica; deve garantire la coerenza con gli altri strumenti di pianificazione generale, quali il bilancio annuale e pluriennale, gli strumenti di pianificazione settoriale come il piano triennale dei lavori pubblici, la programmazione triennale del fabbisogno del personale, il Piano di Governo del Territorio, i piani urbanistici e ambientali.
Si tratta di un documento di programmazione a valenza generale poiché abbraccia tutta l'attività dell'ente e rappresenta il disegno dell'ipotesi di sviluppo desiderato per la propria comunità, rendendo espliciti gli obiettivi di lungo periodo (mandato) per la crescita complessiva della città in termini culturali, economici e sociali.
Il Piano Generale di Sviluppo costituisce la sintesi di un processo di pianificazione che collega le politiche, gli obiettivi strategici e le azioni ai programmi e ai progetti da sviluppare nelle successive fasi di programmazione (dalla Relazione previsionale e programmatica al Piano Esecutivo di Gestione). Si differenzia dalla Relazione previsionale e programmatica perché ha una durata più ampia (5 anni), perché comprende tutta la durata del mandato e non deve rispettare alcuno schema predeterminato dalla normativa.
Rispetto al Piano Esecutivo di Gestione, le azioni strategiche contenute nel Piano Generale di Sviluppo, per essere materialmente realizzate, devono essere tradotte
in termini di obiettivi annuali e operativi mediante, appunto, il Piano Esecutivo di Gestione che ha valenza annuale e rappresenta la programmazione gestionale. Il Piano Generale di Sviluppo esprime la fase di programmazione strategica e sta quindi a monte della programmazione gestionale (propria del PEG), che riceve dalla prima finalità, input e vincoli.
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Monitoraggio tempi di erogazione dei servizi 2013-2015
Art. 32, c.2, lett.b), del D.lgs. n. 33/2013
Risultati del monitoraggio periodico
Tempi medi di erogazione del servizio
I tempi riportati nella tabella si riferiscono ai dati dichiarati dai Settori dell'Ente nel monitoraggio delle schede della performance al 31 dicembre, per alcuni Servizi/attività.
2015
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2014
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2013
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Pagina creata il 28 gennaio 2014
ultimo aggiornamento: 19 settembre 2016
Dati relativi ai premi
In questa sezione è disponibile l'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità, sia per i dirigenti sia per i dipendenti (articolo 11, comma 8, lettera d), del d. lg. n. 150 del 2009)
I riferimenti normativi come modificati dal d.lgs. 97/2016 sono:
Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
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Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti
Criteri definiti nei sistemi di misurazione e calutazione della performance per l'assegnazione del trattamento accessorio
Per i dirigenti e gli incaricati di posizione organizzativa e alta specializzazione, si rinvia al sistema di misurazione e valutazione della performance (.pdf - 731 KB)
Per i dipendenti, si rinvia al
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contratto integrativo decentrato
(1.13 MB)
(2023 - 2025)
Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi
Anno 2023 (24.05.2024: procedimento in corso. Prevista pubblicazione entro giugno 2024)
Anno 2022
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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Anno 2021
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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(122 KB)
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(6 KB)
Anno 2020
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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(122 KB)
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(6 KB)
Anno 2019
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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Anno 2018
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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(49 KB)
Anno 2017
Retribuzione di risultato e della performance dei dirigenti, dipendenti e posizioni organizzative
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.pdf
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(8 KB)
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(42 KB)
Anno 2016
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Anno 2015
- Retribuzione di risultato dei dirigenti
pdf .pdf (258 KB) document .rtf (947 KB) default .odt (17 KB)
Risultati degli assegnatari di posizioni organizzative e alta professionalità nel periodo gennaio/giugno 2015:
n. 12 operatori hanno conseguito il 100%
n. 4 il 90%
n. 1 il 64,12%
n. 1 il 77,78% e
n. 1 non ha conseguito un punteggio appropriato.
Anno 2014
- Retribuzione di risultato dei dirigenti
pdf .pdf (25 KB) document .rtf (441 KB) default .odt (13 KB)
- Risultati degli assegnatari di posizione organizzativa e di alta professionalità:
n. 14 operatori hanno conseguito il 100%
n. 5 il 90% e
n. 1 il 79,42%.
Anno 2013
- Retribuzione di risultato dei dirigenti
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.pdf
(25 KB)
document
.rtf
(468 KB)
default
.odt
(14 KB)
- Risultati degli assegnatari di posizione organizzativa e di alta professionalità:
n. 18 operatori hanno raggiunto il 100% e
n. 1 operatore il 74%.
Anno 2012
- Retribuzione di risultato dei dirigenti
pdf
.pdf
(34 KB)
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.xls
(53 KB)
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.odt
(14 KB)
- Risultati degli assegnatari di posizione organizzativa e di alta professionalità:
n. 14 operatori hanno raggiunto il 100% e
n. 6 operatori l'80% .
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» vedi anche "Ammontare dei premi ai dirigenti e PO"
Ascolto e benessere organizzativo
Sezione non più oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del d. lgs. 97/2016 e delibera ANAC n. 1310
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Comitato unico di garanzia (CUG)
Con deliberazione n. 130 del 25 maggio 2023 la Giunta comunale ha approvato il pdf Piano di azioni positive (280 KB) inserito quale parte integrante del Piano Integrato di attività e organizzazione
Con deliberazione n. 219 del 24 novembre 2016 la Giunta comunale ha approvato il Piano di azioni positive per il trienno 2017/2019.
Con deliberazione n. 27 del 29 febbraio 2016 la Giunta comunale ha approvato il Piano di azioni positive per il triennio 2016/2018.
Nel 2014 con deliberazione n. 85 del 27 maggio la Giunta comunale ha approvato il piano di azioni positive del Comune di Lecco per il triennio 2014/2016.
(deliberazione .pdf 214 KB - Piano allegato .pdf 413 KB).
Nel 2013 il Comune di Lecco ha avviato l'indagine sul benessere organizzativo interno (con riferimento alla documentazione della Commissione Indipendente per la valutazione e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni (CiVIT ora Autorità Nazionale Anticorruzione).
La rilevazione è terminata il 30 gennaio 2014.
Esiti questionario:
pdf
report
(2.58 MB)
-
pdf
presentazione del Sindaco
(648 KB)
Il 19 luglio 2012 la Giunta comunale con la deliberazione n. 129 ha approvato il piano di azioni positive del Comune di Lecco per il triennio 2012/2014 (deliberazione .doc 104 KB - Piano allegato .doc 125 KB).
Nel 2011 il Comune di Lecco ha istituito il Comitato unico di garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, del Comune di Lecco [con atto del Segretario Generale ID n. 5879725 del 27/06/2011], ai sensi dell'articolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 (come modificato dall'articolo 21 della legge 4 novembre 2010 n. 183) e della Direttiva emanata dai Dipartimenti della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità del 4 marzo 2011 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 134 dell'11 giugno 2011).
» pdf relazione del CUG - attività 2011/2012 (97 KB)
» pdf Regolamento per il funzionamento del CUG (103 KB) , approvato il 30 maggio 2012
Nel 2006/2007 il Comune di Lecco ha partecipato al progetto Cantieri d'Innovazione per lo sviluppo di "Competenze per l'ascolto organizzativo".
» Documentazione:
- pdf relazione sintetica conclusiva (140 KB)
- pdf report sul circolo di ascolto trasversale (535 KB)
- pdf report sul di ascolto nei servizi di informazione del cittadino (1.20 MB)
- pdf partecipanti ai circoli d'ascolto (69 KB)
- pdf direttiva di Giunta comunale (34 KB)
» pdf pubblicazione del Dipartimento Funzione Pubblica (1.38 MB) "I Circoli di ascolto organizzativo: dall'analisi del benessere organizzativo all'esperienza dell'ascolto nelle amministrazioni pubbliche" (.pdf - 1,38 MB).
Nel 2004/2005 il Comune ha realizzato un'indagine sul clima e il benessere organizzativo interno con il supporto tecnico-progettuale dello Studio di Analisi PsicoSociologica (APS) di Milano.
»
pdf
report
(1.41 MB)
Pagina creata il 13 dicembre 2013
La Carta dei servizi dei Lavori pubblici
La Carta dei Servizi indica gli standard delle prestazioni erogate, dichiara gli obiettivi dei progetti e degli interventi, riconosce gli specifici diritti del cittadino.
È un impegno ad assicurare trasparenza di informazioni e reclami, tempestività nell'erogazione delle prestazioni, accessibilità alle informazioni, adeguatezza alle esigenze del cittadino e alle norme e ai regolamenti, affidabilità nel rispetto dei principi e degli impegni assunti.
Il Servizio Programmazione, gestione e controllo dei Lavori pubblici opera un monitoraggio costante dei livelli di erogazione delle prestazioni, attraverso verifiche periodiche che valutano il livello di soddisfazione del cliente e la gestione dei reclami e individuano le necessarie azioni di miglioramento.
L'erogazione delle prestazioni avviene nel rispetto di standard di qualità definiti a priori, che traducono i principi guida in indicatori chiari, pertinenti e verificabili.
La Carta dei Servizi è dunque uno strumento di tutela dei cittadini, nel rispetto della legge.
La Carta indica:
- i principi fondamentali
- le attività del Servizio nei vari ambiti di intervento (programmazione, progettazione, affidamento, gestione e controllo dei lavori), con l'esplicitazione degli standard e degi indicatori
- le informazioni e le comunicazioni agli utenti
- i diritti e i doveri degli utenti
- le forme di tutela
- il diritto di accesso agli atti amministrativi
- l'accesso al pubblico e i riferimenti degli uffici.
Pagina creata il 10 aprile 2014